
Trama
Il dodicenne Henry Rowengartner, tifoso dei Chicago Cubs (una squadra di baseball che si trova ultima in classifica) per riprendere una battuta in allenamento inciampa su una palla e si sloga una spalla. Quando gli viene tolto il gesso scopre che il suo braccio è capace di lanciare a velocità superiore alle 100 miglia, e viene ingaggiato dai Cubs. Accolto con scetticismo dagli adulti, si rileva ben presto (incoraggiato dalla madre Magy, dall’amico di lei, Larry Fischer, che gli fa da manager e che lui, in verità, mal sopporta, nonché dall’allenatore Martinella) come un fenomeno in grado di calamitare le folle e far salire le quotazioni e la posizione in classifica della squadra.
Perché è un film Medicinema
Lo sport diviene metafora della vita in questo lungometraggio adatto a ogni età e capace di parlare in maniera credibile e sincera di sogni e speranze. È anche un insegnamento, però, a pensare ad altre prospettive e non seguire soltanto ciò che ci sembra logicamente la strada migliore: quando il suo lancio sarà facile preda del battitore, Henry decide di ricorrere all’astuzia, e con la complicità della squadra nonché con lo stimolo della scoperta che il guantone che egli crede ereditato dal padre è in realtà appartenuto alla coraggiosa madre, compie un lancio smorzato che fa vincere la partita.