Il_più_bel_secolo_della_mia_vita

Trama

Alla base del film c’è l’omonima pièce teatrale diretta dallo stesso Bardani, che trova in Lundini il volto adatto per il complesso personaggio di Giovanni. Quest’ultimo è un ragazzo che a causa di una legge non può conoscere l’identità dei suoi genitori biologici, gli stessi che non l’hanno riconosciuto alla nascita, prima del suo centesimo compleanno. Il giovane vorrebbe veder esaudito il suo unico desiderio e scoprire di chi è figlio prima di diventare vecchio, ma la burocrazia glielo impedisce.

Perché è un film Medicinema

Perché è divertente e impegnato allo stesso tempo. Per smuovere l’opinione pubblica e far sì che si interessi al suo caso, Giovanni ha un’unica speranza: riuscire a conquistare la complicità di Gustavo, unico centenario, come lui non riconosciuto alla nascita, ancora in vita. Peccato che quest’ultimo, nonostante sia l’unico in grado di poter aggirare la legge e avere diritto alla normativa, non sia affatto interessato alla questione. Da quest’incontro tra un uomo centenario proiettato verso il suo futuro e un giovane legato al suo passato nasce un’imprevedibile amicizia. È un film capace di incuriosire Il più bel secolo della mia vita, già per l’idea di partenza che fa riferimento a una questione legale decisamente interessante da trattare. Mescolando momenti seri ad altri più leggeri e spensierati, il film fa sorridere e fa riflettere, anche grazie all’ottima coppia di attori formata da Sergio Castellitto e Valerio Lundini.

Presentazione

Trailer