
Trama
Edward (James McArdle), romanziere giunto finalmente alla soglia del successo letterario, viene pressato dal proprio agente per organizzare un tour promozionale del suo ultimo libro, che potrebbe consacrarlo definitivamente nell’olimpo degli scrittori affermati. C’è però un problema: l’anziana madre Alma (Fionnula Flanagan), reduce da un ictus che le ha tolto la parola e bisognosa di cure. Come se non bastasse, tre amici sfruttano la situazione per affidare proprio a Edward le rispettive genitrici: sarà l’inizio di un weekend caotico ma catartico.
Perché è un film Medicinema
Darren Thornton, anche sceneggiatore con il fratello Colin, dirige una commedia agrodolce apertamente ispirata a Pranzo di Ferragosto (2008) di Gianni Di Gregorio, frizzante opera prima al tempo prodotta da Matteo Garrone. Una visione che risultò un vero e proprio colpo di fulmine per i due autori: «Ci ha colpiti molto, perché all’epoca vivevamo una situazione simile. Eravamo entrambi a casa a prenderci cura di nostra madre che non stava bene, quindi trascorrevamo molto più tempo con lei. Ci ha fatti entrare in sintonia con quello che stavamo vivendo in quel momento, con il passare del tempo con nostra madre e il fatto di conoscerla di nuovo». Di fatto, però, non si tratta di un remake, ma di una piena e consapevole rielaborazione, giocata meno sull’ironia e più sulla delicatezza, grazie soprattutto alla tematica queer, affrontata con piglio leggero e al tempo consapevole, e all’approfondimento delle caratterizzazioni, con i traumi del protagonista sviscerati in confronti dolorosi e necessari.