
Ardire 2: il cinema come cura. All’Hospice Pediatrico di Padova nasce, con La Miglior Vita Possibile e Medicinema, uno speciale laboratorio per i piccoli pazienti.
Quando il cinema diventa cura
Dopo l’esperienza pionieristica di Ardire 1 – Arte per DIRE, il primo progetto nazionale che ha portato l’arteterapia nei percorsi dei giovani pazienti del Centro Regionale Veneto di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche, prende vita il progetto Ardire 2, una nuova edizione che porta la cura dentro una dimensione inedita e sorprendente: l’arte del doppiaggio cinematografico.
L’innovativo laboratorio nasce dalla collaborazione tra MediCinema Italia e la Fondazione La Miglior Vita Possibile, grazie al sostegno di Fondazione Stevanato, che si occupa di progetti a sostegno di bambini e giovani che vivono situazioni di disagio sociale o sanitario, e del Fondo Carta Etica di UniCredit, lo strumento di responsabilità sociale che sostiene iniziative ad alto impatto per bambini, famiglie e comunità vulnerabili. Attraverso il Fondo Carta Etica – che quest’anno celebra 20 anni di solidarietà e impatto sociale – UniCredit ha sostenuto in tutta Italia più di 1.600 progetti per un valore complessivo di oltre 45 milioni di euro, contribuendo a promuovere inclusione, pari opportunità e sviluppo nei territori in cui opera.
Un laboratorio per dare voce alle emozioni
Ardire 2 offre a bambini e ragazzi in cura presso l’Hospice Pediatrico di Padova la possibilità di sperimentare la cabina di regia di un vero cartone animato. Per nove mesi, guidati da professionisti di cinema, fonici e psicologi, i partecipanti sperimenteranno la magia del cinema nel suo momento più intimo: la scelta della voce, dell’intonazione, dell’espressione e la riscrittura di un copione.
Per molti di loro significa non solo imparare una pratica creativa, ma trovare un nuovo modo di raccontarsi, superare paure e timidezze, allenare la respirazione, migliorare l’espressività verbale e acquisire una maggiore consapevolezza emotiva. È una forma di cura che agisce attraverso il gioco, la relazione e la partecipazione collettiva.
Il percorso prevede sedici incontri quindicinali online e due giornate in presenza, all’avvio e alla conclusione delle attività. Il progetto è inoltre monitorato da un protocollo clinico di valutazione dei benefici indotti dall’attività, a cura del prof. Francesco Pagnini, dell’’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’esperienza si chiuderà con la realizzazione di un nuovo prodotto animato completamente rivisitato dai ragazzi e con una valutazione psicologica strutturata dell’impatto del progetto sul benessere dei partecipanti e delle loro famiglie.
La continuità con Ardire 1: dall’arte al cinema, per dare voce ai ragazzi
Ardire 2 raccoglie l’eredità di Ardire 1, progetto innovativo che aveva coinvolto dodici adolescenti con necessità di ventilazione assistita in un percorso di arteterapia dedicato al disegno e al fumetto. Ardire 1 aveva dimostrato come l’espressione artistica potesse diventare uno strumento prezioso per raccontare la malattia, ridurre ansia e stress, migliorare la qualità di vita e rafforzare la relazione con famiglie e professionisti sanitari.
Con Ardire 2, quella intuizione evolve: non più il tratto grafico, ma la voce e l’espressione artistica diventano l’elemento narrativo che accompagna i ragazzi nel loro percorso di cura. Il percorso offerto definisce uno spazio sicuro dove immaginazione, gioco e relazione diventano parte integrante del percorso di cura.
La scelta del laboratorio di narrazione ed interpretazione: perché il cinema è cura
La scelta di lavorare sulla voce permette a ciascun ragazzo di trovare un canale personale per esprimersi e raccontarsi. Il laboratorio di interpretazione permette a ogni ragazzo di trovare una voce che rappresenti il proprio sentire, sviluppare competenze comunicative ed espressive, esercitare la collaborazione nel gruppo, vivere un’esperienza divertente e allo stesso tempo terapeutica, ridurre ansia, stress e senso di isolamento legato alla malattia.
Ardire 2 non è solo un laboratorio. È un invito a sperimentarsi, a giocare, a partecipare. È un modo per offrire ai bambini e ai ragazzi dell’Hospice Pediatrico di Padova uno spazio sicuro in cui la voce diventa libertà, immaginazione, possibilità. Il progetto si concluderà a giugno 2026, con un evento finale dedicato ai partecipanti e alle loro famiglie, con la presentazione del cartone animato reinterpretato e doppiato dai ragazzi e con la restituzione pubblica dei risultati del Protocollo di valutazione psicologica, condotta per misurare l’impatto dell’iniziativa sul benessere dei partecipanti e delle loro famiglie.
Partner e responsabilità scientifica
Ardire 2 è promosso dall’UOC Hospice Pediatrico dell’Azienda Ospedale – Università di Padova e dal Dipartimento Salute della Donna e del Bambino dell’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con MediCinema Italia ETS – Il Cinema è Cura e la Fondazione La Miglior Vita Possibile. La responsabilità scientifica del progetto e del relativo protocollo osservazionale è affidata alla dott.ssa Franca Benini, Direttrice dell’UOC Hospice Pediatrico dell’Azienda Ospedale – Università di Padova.
Il sostegno al progetto di arte-terapia di Fondazione Stevanato e del Fondo Carta Etica UniCredit riflette una visione condivisa: la cura non è solo clinica, ma anche cultura, creatività, relazione. Investire nei percorsi dei bambini in Hospice Pediatrico significa costruire comunità più inclusive, capaci di ascolto e di attenzione verso chi vive le fragilità più complesse.
Crediamo che la cura non si esaurisca nella dimensione clinica, ma si compia anche attraverso cultura, creatività e relazione. Con Ardire 2 vogliamo offrire ai bambini e ragazzi dell’Hospice Pediatrico di Padova, impegnati in percorsi complessi e delicati, un’opportunità per ritrovare fiducia e dare voce alle proprie emozioni. È un progetto che riflette i valori della Fondazione Stevanato: costruire comunità più inclusive e capaci di attenzione verso chi affronta le sfide più difficili della vita.
Sergio Stevanato, Presidente di Fondazione Stevanato
Medicinema Italia: chi siamo
Medicinema Italia ETS – Il Cinema è Cura è un’organizzazione non profit nata nel 2013 che utilizza la cineterapia come strumento riabilitativo e di supporto psicologico. Ispirata a Medicinema UK, è il primo progetto nazionale a portare il cinema negli ospedali e nei luoghi di cura come intervento terapeutico, in sale dedicate e senza barriere, come la sala Medicinema all’Ospedale Niguarda.
Realizziamo proiezioni a scopo terapeutico, laboratori creativi e percorsi di formazione, monitorando scientificamente i benefici del cinema sulla qualità della vita, soprattutto in ambito pediatrico e giovanile. Il cinema diventa così un alleato della cura, capace di generare benessere, normalizzazione e relazione.